«L’Italia, come tutti i Paesi di ogni parte del mondo, sta affrontando nuove, pericolose, offensive della pandemia, da sconfiggere con una diffusa, decisiva campagna di vaccinazione.
A questa emergenza, si aggiungono una pesante crisi sociale, con tanti nostri concittadini in grave difficoltà, e pesanti conseguenze per la nostra economia. Queste ulteriori emergenze possono essere fronteggiate soltanto attraverso l’utilizzo, rapido ed efficace, delle grandi risorse, predisposte dall’Unione Europea.
Come è evidente, le tre emergenze – sanitaria, sociale, economica – richiedono immediati provvedimenti di governo.
È doveroso, quindi, dar vita – presto – a un governo, con adeguato sostegno parlamentare, per non lasciare il nostro Paese esposto agli eventi in questo momento così decisivo per la sua sorte.
Dai colloqui, svolti qui al Quirinale – in queste trentadue ore – con le forze politiche e parlamentari, è emersa la prospettiva di una maggioranza politica, composta a partire dai gruppi che sostenevano il governo precedente.
Questa disponibilità – a me manifestata nel corso delle consultazioni – va peraltro, doverosamente, verificata nella sua concreta praticabilità (ed è ciò che sta ora facendo Draghi).
A questo scopo adotterò – con immediatezza – un’iniziativa». Fonte: il Quirinale.
E con Draghi l’ha adottata scegliendolo. A questo punto chi non ci sta offende anche la decisione (imprescindibile e incontestabile) del Capo dello Stato Mattarella che agiste per la salvezza della Patria e non per interessi di Parte o personali (!!!). E’ dunque a DRAGHI che l’Italia si affida il quale sa il fatto suo ed è un’ancora di salvezza (per tutti).
Polemiche e altro sono da respingere al mittente, come da respingere è il dissenso della Meloni che certamente perderà consensi in quanto il momento è drammatico per il nostro martoriato Paese e non ci possono essere defezioni di sorta. Fratelli d’Italia si assumerà pertanto ogni responsabilità politica, economica e sociale relativa alla sua posizione. Inutile dire che il centro destra è unito: in questa occasione eccezionale non lo è per nulla.